Nel novembre del 1991 causa persistenti dolori articolari alle spalle sono andato da una fisiatra che, insospettita, chiedeva consulto ad un collega nell’ambulatorio a fianco ed entrambi mi prescrissero un dosaggio ormonale di somatomedina e degli rx al capo e alla luce dei risultati mi avviarono ad una visita specialistica endocrinologica. La diagnosi fu immediata anche se presentata con una certa crudezza di linguaggio (allora la parola tumore anche se con l’aggiunta di benigno terrorizzava ancora). L’impatto psicologicamente fu piuttosto difficile e mi creò grosse difficoltà di adattamento e di serenità, ma col tempo ho imparato a conviverci. Dalla diagnosi attraverso un lungo ricovero, fatto di analisi, sono arrivato rapidamente all’intervento chirurgico (1 aprile 1992) purtroppo “condito” con problematiche cardiache. Da allora ho seguito con scrupolo il piano terapico ma nonostante tutto l’adenoma all’ipofisi ha ricominciato a creare problemi e nel 2000 nel dilemma di scelta tra una nuova operazione o radiazioni ho concordato la seconda. Ancora la pausa senza terapie è stata brevissima e ora sono in trattamento standard conservativo. Peccato che si siano aggiunti problemi cardiaci e respiratori ( devo usare un respiratore notturno CPAP) che limitano la mia attività relazionale e lavorativa tanto da indurmi a presentare istanza di pensione per invalidità, la commissione medica mi ha congedato dal lavoro concedendomi soltanto di andare in pensione anticipata senza riconoscere alcun bonus collegato alla conclamata forma di neoplasia come viene definita dallo SSN nelle documentazioni ufficiali. L’acromegalia è una malattia spesso subdola che non è molto conosciuta nemmeno tra i medici che non comprendono le implicazioni collaterali e si limitano a fidarsi delle informazioni canoniche, troppe volte la si sottovaluta assieme alle implicazioni collaterali fisiche e psicologiche. Nonostante tutto, la volontà di vivere ha il sopravvento e spero sempre che la medicina trovi qualche ulteriore nuova ed efficace terapia e auguro che tutti quanti soffrono dei miei stessi problemi ne possano usufruire.
dicembre 2011