Mi chiamo Simona e ho 38 anni. Alla fine del 2006, inizi 2007, ho iniziato ad avere una serie di disturbi, tra cui, quello più evidente era un notevole fastidio al naso. Dopo vari controlli, sono approdata alla Medicina del lavoro dove mi hanno vivamente consigliato di cambiare occupazione. Premetto che ormai erano 15 anni che mi occupavo di restauro di affreschi/quadri ed anche i miei colleghi avevano sviluppato problemi simili anche se non così gravi. In effetti, respirare solventi ed altre ‘simpatiche sostanze’ alla lunga si fa sentire! Mi sono dimessa alla fine del 2007 e mi sono presa il 2008 come ‘anno sabbatico’ per riprendermi e decidere cosa fare della mia vita. Devo dire che i disturbi respiratori, i bruciori di lingua e gola, il senso di nausea e la fatica a digerire qualsiasi cosa erano spariti, ma il dolore al naso no. Nel frattempo, improvvisamente, si è interrotto il ciclo mestruale e sono iniziate anche le cefalee, e l’affanno a compiere lavori di tipo fisico, la fatica a concentrarsi e, infine, un aumento del numero di scarpa considerevole, dal 38 al 41. Mi sono rivolta alla ginecologa per risolvere il problema delle mestruazioni e l’unico valore leggermente al di sopra della norma, dopo i vari esami del sangue, era la prolattina. Da qui è emerso il sospetto che il problema fosse di tipo endocrinologico, quindi ho parlato con l’endocrinologo che mi seguiva da quando avevo 22 anni. Apro una parentesi, nel 1993 mi è stata tolta completamente la tiroide per un carcinoma papillifero, successivamente, ho fatto anche un ciclo di iodio terapia e pure di cobalto terapia (dall’esame istologico si è visto che erano diventati positivi anche i linfonodi del collo). Tornando al discorso di prima… l’endocrinologo ha deciso di farmi fare degli ulteriori esami del sangue per verificare i valori degli ormoni prodotti dall’ipofisi. Risultato: GH e IGF1 piuttosto alti. Dopo 2 mesi ha ripetuto gli esami, ma la situazione era invariata, quindi mi ha messo in contatto con il dottor ——- e il day-hospital endocrinologico dell’ospedale di ——-. Devo dire che in tempi piuttosto rapidi siamo arrivati alla diagnosi; dopo esami più accurati per controllare l’andamento del GH e degli altri ormoni ipofisari e una risonanza magnetica alla testa, il risultato è stato: acromegalia data da adenoma ipofisario GH secernente. In realtà questo è stato confermato dall’esame istologico post-operatorio, perché il dottor ——-, ovvero il neurochirurgo del ——- che mi ha operato, non aveva mai visto un adenoma ipofisario ramificato e posizionato come il mio, quindi era un po’ dubbioso. Aggiungo che mi disse anche subito di non sapere se sarebbe riuscito a toglierlo tutto, proprio per l’estensione e per come si era ancorato a tutti gli anfratti possibili. Alla fine, l’intervento è riuscito perfettamente, GH e IGF1 si sono stabilizzati, il ciclo mestruale è ripartito 2 giorni dopo l’operazione e le due risonanze magnetiche fatte (una dopo l’intervento e l’altra dopo 6 mesi) erano negative. Mentre succedeva tutto questo, ho partecipato, alla fine del 2008, ad una selezione per un corso di formazaione per operatori socio-sanitari. Eravamo in 900, ma sono riuscita a passare (ne prendevano 75). Il corso è iniziato nel dicembre del 2008, nel gennaio del 2009 ne ho perso una parte per via dell’intervento, ma sono stati molto comprensivi! Ora, mi occupo di ragazzi disabili ed è un lavoro che mi gratifica molto. Probabilmente, se non fossi stata spronata dalla malattia, non so se mi sarebbe venuto in mente di ‘lanciarmi’ in questo settore! Ogni 6 mesi ho i controlli ormonali a ——- e ogni anno la risonanza magnetica ‘encefalo massiccio facciale’. Un po’ di fastidi ce li ho ancora, soprattutto al naso, infatti mi hanno dotato di uno spray di cortisone da usare all’occorrenza! Il tipo di intervento non è dei più leggeri, quindi un po’ di ‘acciacchi’ erano prevedibili… Di recente mi hanno trovato un nodulo benigno al seno sinistro, devo tenerlo sotto controllo, forza pure, risolveremo anche questa!
marzo 2010